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Sembrerà impossibile ma Manciulli non si è reso conto di quello che stava accadendo! Non si è accorto era in corso qualcosa di non comune, non ha visto i cartelli che spiegavano cosa succedeva, non ha preso il volantino dell’iniziativa, è passato dritto come un fuso dall’altra parte del fiume è ha ignorato totalmente il protagonismo di questi cittadini, molti dei quali giovani. Sarebbe questa la politica di rinnovamento del Pd nei confronti del “territorio”. E’ questa la modalità di rapportarsi ai loro potenziali elettori? Manciulli, se ci sei batti un colpo!
di Gaia Rau

Attacchi repentini, condotti clandestinamente approfittando del buio o della disattenzione dei passanti. Con un unico nemico da colpire: il degrado delle aree verdi cittadine. E´ il fenomeno del «Guerrilla Gardening», totalmente innocuo a dispetto del nome che, partito dal Nord Europa, si sta diffondendo rapidamente anche a Firenze. Merito dei forum su internet e dei social network, che raccolgono centinaia di appassionati del verde decisi a «interagire positivamente con lo spazio urbano attraverso piccoli atti dimostrativi». L´ultimo «blitz» è avvenuto domenica scorsa, con alcune decine di persone che si sono date appuntamento sul Ponte Rosso per riempire con semi di gerani, margherite, salvia e rosmarino le due fioriere posizionate lungo le passerelle sul Mugnone, da tempo utilizzate soltanto per raccogliere immondizia. Un evento apprezzato da Ornella De Zordo di Perunaltracittà, che ha ricordato anche come in piazza Santo Spirito nei giorni scorsi alcuni clochard abbiano ripulito le aiuole, potato le siepi e piantato un alberello.
Spesso però le dinamiche del giardinaggio autogestito assumono connotazioni diverse, che ricordano più da vicino veri e propri attacchi urbani condotti nel totale anonimato. Su www.guerrillagardening.it, i promotori del fenomeno, tutti giovanissimi, spiegano come confezionare delle perfette «bombe verdi», avvolgendo in carta di giornale terriccio, fertilizzante e semi di fiori e imbevendo il tutto d´acqua.

Le «flower bomb» così fabbricate potranno poi essere lanciate in cantieri o zone abbandonate. I consigli non si fermano qui: ai novelli paladini del verde i «combattenti» esperti suggeriscono tecniche per salvaguardare la propria clandestinità. Come quella di effettuare una perlustrazione dell´ambiente da colpire, per verificare se vi siano molti passanti o palazzi con vista. E poi preparare l´auto con tutto il necessario (stando attenti – si precisa – a non sporcare di terra il bagagliaio), compresa un po´ d´acqua per innaffiare la «scena del crimine» una volta ultimato il lavoro. Fino al prepararsi scuse pronte (e alquanto improbabili) da utilizzare con curiosi e forze dell´ordine.
Fonte Repubblica